Che cosa è una dipendenza?

Con il termine “dipendenza”, si intende un’alterazione del comportamento, che si caratterizza per la ricerca anomala ed eccessiva di sostanze, attività, persone od oggetti, che si mantiene nonostante 2 evidenti fattori:

1 – l’evidenza che queste siano dannose;
2 – l’evidenza che una dipendenza è dannosa a prescindere.

Il termine “dipendenza”, quindi “dipendere” significa “non poter fare a meno di” e sentire di non poter vivere senza qualcosa o qualcuno è un chiaro segnale di come la nostra mente sia assuefatta e la nostra identità e autostima siano seriamente compromesse.

Secondo una coerente logica, gli uniche cose senza le quali non possiamo vivere, siamo noi stessi e i beni indispensabili alla vita, tutto il resto è superfluo.

Quindi, non possiamo vivere senza bere acqua o senza nutrirci, ma in questo caso si tratta appunto di beni indispensabili alla vita e quindi, non esiste una nocività al riguardo; non si tratta di sostanze dannose e non può essere considerata dipendenza.

Una dipendenza, prevede nel suo concetto di base, di non poter disporre di noi stessi al 100% e quindi, di non poter di aiuto né a noi stessi né ad altri.

Sappiamo bene, che se non possediamo prima qualcosa per noi stessi, non possiamo in nessun modo offrirla ad altri e questo non riguarda solo oggetti materiali, ma anche lucidità, sanità mentale e amore.

La dipendenza fisica fine a sé stessa non esiste; la dipendenza fisica è la proiezione di una dipendenza che è prima di tutto mentale, perché la mente è sempre il punto di partenza, di tutto ciò che solo successivamente si riflette sul corpo.

Questo perché mente e corpo, risiedono in una dimensione superficiale e ne condividono le caratteristiche e le peculiarità.

Infatti la nostra vera essenza, ciò che siamo veramente, che risiede in una dimensione profonda e pura, non può essere contaminata da niente, tanto meno da dipendenze, ed è questo il motivo per cui è indispensabile venirne in contatto e riconoscerla come tale, dimenticando la devastante identificazione nella nostra mente, che ci porta a credere di essere a tutti gli effetti ciò che è in essa contenuto.

Le dipendenze possono avere molti aspetti diversi e variegati; oltre alle dipendenze più conosciute come quelle da fumo, alcool e droga, esistono anche quelle da shopping, da denaro, da potere, da farmaci, da internet e social, da giochi d’azzardo, da pornografia; la lista è infinita, perché tutto ciò che in una vita si vive come qualcosa di cui non si può fare a meno determina una dipendenza e tutti i comportamenti a essa correlati.

Nei casi più gravi, i comportamenti divengono “compulsivi”, quindi incontrollabili e irrefrenabili.

Nel caso in cui una dipendenza venga sviluppata nei confronti di una persona, significa che questa possiede un potere mentale superiore al nostro.

Cos’è un “potere mentale”, detto anche PM?

Abbiamo due diverse accezioni: PM involontario e PM volontario

Nel primo caso, siamo noi che vediamo in una determinata persona, tutto ciò che viviamo come mancanza personale, così la idealizziamo perché con questa sempre accanto, troviamo una guida e ci sentiamo completi.

Nel secondo caso è una capacità di controllare la propria mente, così evoluta da riuscire a controllare anche quella degli altri, conoscendone i meccanismi e mettendo in pratica la così detta “manipolazione mentale o psicologica”.

Quindi una dipendenza, nasce sempre per un unico motivo, c’è una mancanza nella nostra vita che crea un vuoto dentro di noi e che sentiamo di dover riempire.

Ma l’unico modo per riempire quel vuoto è riconoscerne la provenienza e darci da soli quello che ci manca, per divenire completi e non cadere più in questo tranello mentale.

Ma questo riguarda condizioni particolari; davanti a un dispiacere o comunque a situazioni con accadimenti brutti e tristi è normale provare sofferenza, siamo vivi e proviamo tutti i tipi di stati d’animo e di emozioni che questo prevede; ma ciò non deve sfociare nella patologia, perché in questo caso, una condizione di vita equilibrata diventa insostenibile e quindi si rende necessario un intervento.

L’intervento, come in tutti gli altri casi, deve essere compiuto nell’interesse del paziente, fornendo la giusta assistenza  altruistica e competente e facendo in modo che sia lui stesso ad aiutarsi e a risolvere la situazione, trovando insieme la giusta strada da percorrere.

Si può tranquillamente affermare che tutto ciò che può essere considerata dipendenza, salvo le più conosciute e combattute, a volte sono considerate normali, anche quando sfociano nella fissazione.

Alcuni esempi di questo possono essere la religione, il calcio o altri tipi di sport, il lavoro, l’inseguire il denaro e così via.

Una mente sana ed equilibrata, non mostra dipendenze, vive nel presente, fornendo a sé stessa e al corpo fisico, tutto ciò che è necessario nella giusta quantità; tutto ciò che superfluo, soprattutto quando lo è in maniera estrema è aberrazione e va curata.

Non si sentano quindi “normali”, coloro che dipendono da beni materiali superflui, sfoggiandoli e vantandosene, perché è il manifestarsi di una grave patologia: il cinismo indotto.

E anche dipendere da comportamenti cinici ed egoisti è sicuramente patologico.

Altro che “normalità”, avete bisogno di cure; fatevi aiutare!