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Riprogrammare la nostra mente

A cura di pasquale kovacic

Tutti a questo mondo, ma veramente tutti, nessuno escluso, sono convinti di essere sani di mente; non solo, ma sono anche convinti, che tutti coloro che hanno pensieri e comportamenti esattamente opposti o comunque lontani dai loro siano pazzi.

Questo è un fatto accertato, il problema di tutto questo è che nessuno può vedere questa cosa, a meno che, non abbia studiato approfonditamente il funzionamento della mente umana e ne abbia quindi una conoscenza profonda.

A partire da quelli che vengono considerati pazzi dalla medicina ufficiale e che vengono tenuti rinchiusi o comunque in cura, fino ad arrivare all’ultimo componente della società ritenuto sano, questa realtà, vale per tutti.

Ma per poter effettuare una valutazione al riguardo, abbiamo bisogno delle informazioni, allora proviamo a pensare ognuno per sé, quali sono i parametri di riferimento che utilizziamo per definirci sani di mente e per definire pazzi altri.

Rimarremo sorpresi del risultato, perché tutte le riflessioni porteranno agli stessi ragionamenti, ovvero, che gli unici parametri che possiamo utilizzare, perché sono gli unici di cui abbiamo conoscenza sono solo due: retaggio e manipolazione sociale, semplicemente perché i ragionamenti, vengono fatti su tutto ciò che abbiamo sempre visto da quando siamo al mondo e che crediamo sia giusto e quindi “normale”.

Ma il concetto di normalità è molto relativo e per essere definito reale, deve essere sempre messo in discussione; la normalità assoluta indotta dalla manipolazione sociale, altro non è che la proiezione di una realtà fittizia e stereotipata, molto lontana dalla vera realtà; praticamente, come essere costantemente al buio.

La mente è come un software, per poter funzionare deve essere programmata, altrimenti è solo uno spazio vuoto non funzionale, quindi incapace di elaborare i dati contenuti nel cervello, l’hardware; ciò che fanno il retaggio e la manipolazione sociale è proprio programmare le menti delle persone, secondo quelli che sono i dettami del sistema che governa il mondo.

Ma il giochetto, funziona per un solo motivo: tutte le persone, quando gli viene chiesto chi sono loro veramente, sono convinte di essere la propria mente e quindi si percepiscono come un qualcosa di già programmato che deve seguire delle regole, che siano scritte o non scritte e le convinzioni personali maturate con il tempo, sono molto ben radicate.

Quindi, in questo scenario, la sanità mentale è qualcosa di molto lontano e l’unico modo per iniziare a comprendere qualcosa, ancor prima di avvicinarvisi è che la nostra vera essenza non è la mente; ne abbiamo una, ma non siamo lei, la nostra vera essenza, risiede in una dimensione profonda, a differenza della mente, che risiede in una dimensione superficiale.

La nostra vera essenza, ciò che siamo veramente, possiamo chiamarla IO, coscienza, anima o come vogliamo, ed è quella parte profonda di noi che contiene il nostro vero essere, incondizionato e sempre pulito, ma per poter iniziare una guarigione dall’insanità mentale è indispensabile, oltre che consapevolizzare tutto ciò, venirne in contatto e riconoscerci in lei, come veri esseri umani di luce.

Una volta fatto questo e quindi consci della nostra vera essenza, possiamo cancellare tutto ciò che è stato scritto nella nostra mente e iniziare a riscrivere ciò che è veramente nostro, perché nulla, neanche una virgola di quello che vi era scritto prima, faceva parte della nostra consapevolezza; in pratica, non dobbiamo fare altro che “buttare la spazzatura”.

Solo quando si inizia questo lavoro mentale/spirituale, si può compiere gradualmente i primi passi per avvicinarsi a una vera sanità mentale, che esce da quella realtà proiettata come un ologramma dal sistema e che ci fa vedere come funzionano veramente le cose; tutte le cose del mondo, dell’Universo e della vita in generale.

Prima di quel momento nessuno può veramente ritenersi sano di mente o anche solo semplicemente una persona giusta, né tanto meno ritenere pazzo qualcun altro, o anche solo semplicemente una persona sbagliata e, cosa non meno importante, nessuno può affermare di conoscere veramente sé stesso.

Infatti, quel “sé stesso” che le persone credono di conoscere, non ha fatto altro per tutta la vita, che pensare e agire secondo la programmazione mentale ricevuta, magari con qualche diversa sfumatura, ma sempre aderente al copione; è come vedere un film e poi raccontarlo, con però un particolare molto rilevante: pur credendo di esserlo, non siamo noi il regista di quel film.

Iniziate quindi uno studio approfondito sul funzionamento della mente umana, per sapere come fare per riprogrammarla, scoprirete che è uno strumento potentissimo e una volta preso il controllo della sua operatività, che non sarà quindi più nelle mani di qualcun altro, ci potrà aiutare a scoprire cose eccezionali, a compiere scelte che siano veramente giuste e ottenere dei grandi successi nella vita.

Ma questo solo a patto che si sia maturata anche la consapevolezza che i veri successi, non hanno a che vedere con l’avere, ma con l’essere, perché alla nostra vera essenza e a tutto ciò che risiede in una dimensione profonda, gli averi non interessano.

I beni materiali sono un’esclusiva di dimensioni superficiali e di menti che non sono in possesso dei loro proprietari, che reagiscono positivamente a stimoli di felicità fittizia e provvisoria, che genera la convinzione, che la felicità in generale, sia qualcosa di intermittente.

Diversamente le persone spirituali, in contatto con la propria essenza all’interno di una dimensione profonda, sanno che la vera felicità è constante, perché non motivata da beni fittizi, ma da sentimenti puri e profondi.

Procedendo così, si abbandoneranno l’avidità, la cattiveria, l’odio, il cinismo, la violenza anche solo verbale e tutto ciò che appartiene al male, facendo spazio a doti rivolte esclusivamente al bene, come amore, altruismo, empatia, compassione e via discorrendo.

Ma per molti tutto questo non è visto come una cosa semplice da attuare e loro stessi si pongono dei limiti e degli ostacoli insormontabili, perché la scelta più facile è quella di andare avanti come al solito e fregarsene di tutto il resto, tanto anche se non sono sani di mente, a loro importa solo credere di esserlo e condividere la loro insanità con gli altri.

Per chi invece lo farà, la vita sarà completamente diversa, è quando vi capiterà di essere definiti “pazzi”, da coloro che ancora non hanno compreso tutte queste cose, non proverete nessun fastidio, non sprecherete il vostro prezioso tempo né il vostro prezioso fiato e vi farete semplicemente una sana risata.

E tutto questo, con la consapevolezza, che una volta anche voi eravate come loro, ma a differenza di loro, voi avete avuto il coraggio di cambiare e l’intelligenza di migliorarvi, per voi stessi e per gli altri, perché ricordiamoci sempre, che chi migliora sé stesso migliora il mondo.

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