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Il tema portante: La liberazione mentale

A cura di pasquale kovacic

Definizione di “liberazione”

Cosa si intende per “liberazione”?

La maniera corretta di parlare di “liberazione”, vuole innanzitutto che si analizzi il significato etimologico del termine.

Si tratta di una parola composta: libera – azione, quindi la facoltà di poter agire in totale libertà.

Dai Dizionari di Google e Treccani:

“La restituzione della libertà o della normale funzionalità, o anche l’allontanamento o l’eliminazione di quanto costituisce motivo di ostacolo o di obbligo. Quando non vi sia una determinazione, s’intende per lo più liberazione dalla schiavitù.”

Quindi, quando deve essere messa in atto una “liberazione”? Quando, appunto, non si possiede la facoltà di agire liberamente.

Questo, in termini generici, ma quando si parla di liberazione mentale, il tutto assume un aspetto più interessante e completo a livello di conoscenza e deve essere considerata il fondamentale punto di partenza, da cui, proseguendo per un percorso di consapevolezza, si arriva a conquistare la vera libertà, ovvero quella incondizionata.

Perché è sempre necessario ricordare che quando si parla di libertà e di amore, se si sta trattando l’argomento in maniera seria e autorevole, queste devono essere intese e descritte sempre come incondizionate.

Diversamente, non si fa altro che pronunciare parole senza senso al vento, le famose chiacchiere da bar, che come consuetudine, non portano a nulla di concreto.

Quindi, si rende necessaria una “liberazione mentale” quando una mente è soggiogata da manipolazioni psicologiche, quindi, per definizione impercettibili dagli interessati.

Nel caso della mente umana, il pensiero porta a dei ragionamenti e questi si possono trasformare in azioni o rimanere puro pensiero a seconda dei casi e della convenienza.

Il recinto

Se volgiamo uno sguardo alla nostra società, ci rendiamo conto di come sia composta per la maggior parte, da persone che a causa di un sistema volutamente manipolatorio a livello mentale, non posseggono la facoltà di agire liberamente.

E l’aspetto più aberrante di questa questione è proprio come queste persone, siano invece convinte di possedere tale facoltà; è come se un cavallo rinchiuso dentro un recinto, fosse convinto di essere libero, solo perché può correre quanto vuole al suo interno.

Basti pensare, tanto per fare il più eclatante degli esempi, che il popolo più mentalmente manipolato sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto in tema di libertà e quindi più schiavo è quello che in una delle sue città più i portanti sfoggia un’imponente statua, che dovrebbe essere il simbolo della libertà; già solo l’esistenza di quella statua è una manipolazione mentale schiacciante.

Quindi, prima di analizzare la questione in maniera prettamente fisica è necessario aprire una visione, sulla parte mentale, ovvero su ciò che da forma al pensiero, al ragionamento e alle conseguenti azioni o non azioni, notando come tutti questi processi siano totalmente privi di capacità di pensiero critico.

Per poter comprendere tutto ciò è però prima necessario possedere, quanto meno un’infarinatura di ciò che sono i meccanismi mentali più importanti, che ne consentono la manipolazione e il condizionamento e capire che la mente si comporta in un certo modo, perché sono i suoi stessi meccanismi a consentirlo, o per meglio dire a richiederlo.

La mente è uno strumento potentissimo, reso inerme da una cattiva programmazione, perché per poter funzionare, deve necessariamente essere programmata.

Immaginate mente e cervello come l’hardware e il software di un computer; l’hardware, ovvero la parte fisica, quindi il cervello è quella dove vengono archiviati i dati e sulla quale è possibile intervenire solo fisicamente.

Il software, ovvero la mente è quella virtuale, sulla quale è possibile intervenire attraverso una mirata programmazione e senza la quale, non può appunto funzionare.

Per quanto possa essere difficile da comprendere inizialmente, la nostra mente viene programmata fin dalla nascita, attraverso i retaggi, i condizionamenti e le manipolazioni sociali insite nel sistema e che quindi, sono create apposta.

Veniamo al mondo e troviamo un sistema di vita già esistente e organizzato, che crescendo, dobbiamo solo conoscere e applicare, esattamente come fanno tutti gli altri che conosciamo e che vediamo intorno a noi.

Quindi, quando si parla di uniformarsi alla società, altro non si intende, che il semplice rispetto delle regole del sistema, adottandolo insieme ai suoi stili di vita in toto, con la profonda convinzione che sia l’unico possibile; condizione mentale alterata, tipica degli esseri addomesticati e risultato della programmazione mentale ricevuta nel tempo, dipendente da tutto quello che fanno gli altri.

La realtà

In merito a tutto ciò, proseguendo con l’analisi, dobbiamo sapere che in effetti non esiste una vera realtà, almeno a livello mentale, semplicemente perché è la mente che funziona così.

Per meglio dire, il funzionamento mentale e il meccanismo di riferimento al riguardo, vogliono che all’interno della mente stessa si generino quelli che vengono chiamati “modelli di realtà”, che non hanno nulla a che vedere con la realtà vera.

Tutte le persone, sono convinte di vivere in una realtà oggettiva e tangibile, ma purtroppo non è così; quello che la loro mente genera con i modelli di realtà è solo una loro personale percezione della stessa, tanto è vero che ognuno può percepire una stessa cosa in maniera diversa, ed è questa la peculiarità della mente umana più importante, dopo la necessità di essere programmata.

Cerchiamo di capire bene che cosa è un modello di realtà e per poterne agevolare la comprensione, ne faremo una breve descrizione e qualche chiaro esempio.

Un modello di realtà, per potersi generare nella nostra mente, necessita di alcuni aspetti che sono:

1 – esistenza di una situazione;
2 – messa in atto della percezione;
3 – creazione di punti di riferimento;
4 – composizione dello schema portante;
5 – azione (intesa anche come parola).

Quindi, partendo da una determinata situazione, di vita o di apprendimento, parte la percezione della stessa, vengono riconosciuti dalla mente dei punti di riferimento, che creano lo schema da seguire, che a sua volta genera il modello completo di realtà, che da vita all’azione o alla parola.

Dopo questi processi, avviene lo stoccaggio nell’archivio della nostra mente che contiene i dati, fisicamente anche nel cervello e l’utilizzo del modello, tutte le volte che lo si ritiene necessario o che altre situazioni di vita e di quotidianità lo richiedono.

Esempi:

1 – Siamo stati in un luogo molti anni fa e non ci siamo più tornati; decidiamo di farlo e nell’attimo prima di rivederlo, la nostra mente produce l’immagine dell’ultima volta che lo abbiamo visitato.

Quando lo vedremo totalmente cambiato, proveremo diverse sensazioni: stupore, delusione o entusiasmo, ma le due cose davvero importanti che dobbiamo notare sono:

a – come il nostro modello di realtà riferito a quel luogo, sia totalmente lontano dalla realtà vera;
b – come avrebbe continuato a esserlo se non ci fossimo tornati.

A questo punto, il nostro modello di realtà, subirà un aggiornamento consapevole e la prossima volta che torneremo in quel luogo, l’immagine che si presenterà, sarà sempre quella dell’ultima volta che lo abbiamo visto.

2 – Per recarci verso il nostro posto di lavoro, percorriamo una strada consueta, che spesso, è la stessa sia per l’andata che per il ritorno.

Solitamente, percorriamo quella strada, perché è quella che abbiamo percorso la prima volta, o perché è quella che abbiamo ritenuto essere, la più comoda, la più veloce o la meno trafficata.

Il nostro cervello ha quindi acquisito tutti i punti di riferimento, per permettere alla mente di comporre lo schema e riproporre tutti i giorni lo stesso modello di realtà, lo stesso percorso.

Questo, significa che senza punti di riferimento, non può esistere un modello di realtà con il suo relativo schema, infatti, cosa accadrà, alla nostra mente, il giorno in cui all’improvviso, troveremo quella strada interrotta per dei lavori in corso?

Se i modelli di realtà guidano la mente, in caso di mancanza, si cercherà un modo diverso di essere guidati; chiederemo informazioni o guarderemo uno stradario, per permettere a mente e cervello di creare un nuovo modello di realtà, che ci possa condurre alla nostra destinazione.

3 – Un uomo rientra a casa dal lavoro e tutti i giorni lascia il cappotto sul divano e le scarpe sul pavimento invece che riporre tutto al loro posto; la moglie li prende e come di consueto mette il cappotto nell’armadio e le scarpe nello stipetto.

Questi gesti ripetuti della moglie, sono i punti di riferimento dello schema del modello di realtà, che fanno in modo che il marito compia tutti giorni dei gesti abitudinari.

Per cambiare quel modello di realtà, la moglie dovrebbe lasciare gli oggetti del marito dove lui li ha messi, fino a quando sia lo stesso a capire di doverli riporre, creando i nuovi punti di riferimento dello schema, di un diverso modello di realtà, che sostituirà quello vecchio.

E’ importante sapere, che i modelli di realtà sono meccanismi statici e non dinamici, quindi non si aggiornano automaticamente, ma solo ed esclusivamente attraverso un intervento sulla mente, che può essere interno o esterno.

Quando siamo bambini, urliamo e piangiamo per attirare l’attenzione della mamma, al fine di soddisfare una nostra esigenza.

Bene, chissà quante volte vi è capitato di incontrare persone che da adulti adottano gli stessi comportamenti per attirare l’attenzione di qualcuno; ecco, questi, sono i classici soggetti, che dovrebbero operare un aggiornamento consapevole di quel modello di realtà, ormai obsoleto e poco consono a una convivenza sociale.

Per la creazione di una società “gregge” è indispensabile creare una realtà fittizia, per fare in modo che attraverso la percezione, tutte le menti delle persone, abbiano il più possibile gli stessi modelli di realtà, quindi condivisibili e a loro volta generatori di convinzioni varie, sempre lontane dalla vera realtà, che le fanno agire di conseguenza.

Questo viene fatto appunto, attraverso i retaggi culturali, che vengono costantemente sostenuti e confermati attraverso i media, che sono lo strumento che più di tutti, determinano una programmazione mentale costruita ad hoc, per uniformare il più possibile le menti delle persone, limitandone il funzionamento e facendo in modo che il livello di pensiero critico sia pari a zero, sentendosi libere di agire, proprio come il cavallo nel recinto, solo che nel recinto ci siamo noi.

La ri-programmazione

La liberazione deve e può avvenire solo attraverso un intervento personale, perché è vero che la mente per poter funzionare, deve necessariamente essere programmata, ma è anche vero che, esattamente come qualsiasi software, può anche essere ri-programmata.

In pratica, chi programma la nostra mente al posto nostro è perché conosce molto bene il modo per farlo, al tal punto, che per ottenere i risultati voluti, possono agire addirittura sulle onde cerebrali del cervello.

Le onde cerebrali sono oscillazioni ritmiche o ripetitive di attività elettrica del tessuto nervoso nel sistema nervoso centrale; la loro importanza nei processi cognitivi è davvero rilevante.

Le onde cerebrali sono 5:

1 – onde Delta (δ): sono caratterizzate da una frequenza che va da 1 a 3,9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo;
2 – onde Theta (θ): vanno dai 4 ai 7,5 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno NREM e il sonno REM;
3 – onde Alfa (α): sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13,9 hertz, sono tipiche della veglia a occhi chiusi e degli istanti precedenti l’addormentamento;
4 – onde Beta (β): vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto in stato di veglia, nel corso di una intensa attività mentale;
5 – onde Gamma (γ): vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione.

Pur essendo sempre in funzione all’unisono, ce n’è sempre una che prevale sulle altre, a seconda di quella che è l’attività cerebrale in opera in uno specifico momento della giornata o particolare situazione, consentendo al sistema mente/cervello di poter essere perfettamente equilibrato.

Quelle di cui ci occupiamo in questo contesto, sono le onde Alpha e le onde Beta, che hanno la particolarità di scandire i momenti fondamentali della nostra giornata e delle fasi di apprendimento, che sono quelle dove è possibile fare entrare informazioni nel sistema mente/cervello e installare convinzioni, attraverso la creazione di nuovi modelli di realtà.

Vediamole più nello specifico:

– Le onde Alpha, sono quelle che agiscono negli stati di rilassamento, quindi appena svegli o poco prima di dormire, ma anche quando siamo comodamente sul divano a guardare la televisione; sono le onde che hanno a che fare con la nostra parte inconscia e che permettono l’entrata di informazioni nel nostro cervello, senza il nostro intervento.

– Le onde Beta, hanno a che fare con la nostra parte conscia; sono quelle che permettono di affrontare la vita e la quotidianità sotto il punto di vista pratico: guidare una macchina, una moto, o adempiere alle nostre funzioni lavorative e permettono l’entrata di informazioni esclusivamente a livello conscio.

Questo può avvenire in due modi:

1 – semplicemente stoccando le informazioni al momento del recepimento;
2 – per ripetizione, come quando stiamo studiando una materia; leggendo e rileggendo più volte delle nozioni o dei concetti, fino a quando questi si “fissano in testa”, ovvero vengono stoccati nel sistema mente/cervello.

Ed è quello che possiamo notare avviene quando si vuol fare avvenire un’installazione di concetti, o di paure nella mente delle persone attraverso i media; continuamente, in maniera ipnotica, si parla di uno stesso argomento, ripetendo sempre le stesse cose.

Questo, viene fatto facendo passare messaggi ben chiari, attraverso informazioni che il nostro sistema mente/cervello, bombardato sia quando prevalgono le onde Alpha, che le onde Beta, recepisce e la nostra mente elabora, realizzando consciamente o inconsciamente, la creazione di modelli di realtà, aderenti alle informazioni ricevute, ma molto distanti dalla realtà vera.

Ed è proprio così, che avviene la programmazione esterna della mente, attraverso i media, che sono l’arma di manipolazione più potente, nelle mani delle istituzioni e dei poteri che le manovrano, andando a stimolare le onde cerebrali, in modo che rispondano secondo le loro stesse caratteristiche, producendo l’effetto desiderato.

Noi dobbiamo consapevolizzare l’importanza di conoscere i meccanismi mentali che ne determinano il funzionamento e acquisire la capacità e la volontà di effettuare la riprogrammazione della nostra mente, cancellando tutta la spazzatura che vi è stata installata e riscrivendo tutto ciò che è realmente nostro e veritiero.

Questo deve essere fatto, per fare in modo che tutti i modelli di realtà contenuti all’interno della nostra mente, che sono fittizi esattamente come la realtà proiettata che li ha generati, vengano sostituiti da modelli di realtà contenenti punti di riferimento veramente oggettivi e schemi aderenti alla vera realtà, con la volontà e l’attenzione al loro costante aggiornamento.

Ma per poter riuscire a fare tutto questo è necessario prima di tutto, eliminare l’identificazione nella nostra mente.

In altre parole, succede che la programmazione mentale che riceviamo nella nostra vita e che è un intervento esterno, crea una crisi di identità, che fa in modo che la gente sia convinta di essere in tutto e per tutto la propria mente, mentre non è affatto così.

Fare identificare le persone nella loro mente è il modo più efficace, perché nessuno possa avere la consapevolezza di poterla programmare in autonomia e le nozioni per farlo, cadendo nei tranelli della programmazione esterna, mediatica e sociale.

Abbiamo una mente, ma non siamo lei; il nostro vero Io, la nostra vera essenza, risiede in una dimensione molto più profonda rispetto a quella dove risiedono mente e cervello, quella dell’anima.

Quindi, smettendo di riconoscersi nella propria mente e venendo in contatto con la nostra vera essenza, possiamo riconoscere la mente stessa come uno strumento che, finalmente nelle nostre mani, possiamo riprogrammare a piacimento e se siamo noi a farlo, non potrà mai più capitare che lo possa fare qualcun altro al nostro posto; è questa la vera, sconfinata, infinita potenza della mente umana e il vero e concreto concetto di liberazione mentale.

La liberazione

Questo è quello che si intende tecnicamente, quando si dice di vivere con una mente aperta, abbandonando convinzioni vecchie e retrograde portate da retaggi, smettendo di vivere nel passato o nel futuro e concentrandosi nel presente e acquisendo facoltà di pensiero critico.

Ma anche sapendo che nessuno cambia il mondo, perché il mondo è sempre in continuo cambiamento di suo e coloro che sono fuori dal sistema e possono vedere la vera realtà e quindi anche il cambiamento, lo agevolano invece di impedirlo, favorendo la crescita e l’evoluzione del genere umano.

Ma detto così, non ha mai provocato una reazione liberatoria nella gente, perché è un modo stereotipato di dirlo e non fa effetto su delle menti fuorviate dalle manipolazioni sistemiche.

Ecco perché si rende indispensabile per tutti la conoscenza della mente umana e di tutti i suoi meccanismi, che ne permettono il funzionamento, argomento o se vogliamo materia di studio vera e propria, che fino a oggi è stata sempre considerata per convenienza, a conoscenza di pochi.

Solo attraverso una conoscenza e una consapevolezza profondi potrà avvenire la liberazione delle menti umane, attraverso un intervento personale e volontario.

Quindi anche la consapevolezza deve essere voluta, ricercata e conquistata, proprio come la verità, che in questo sistema, sempre attraverso la proiezione di una realtà fittizia, viene costantemente celata.

Nessuno può sostituirsi a un altro e compiere questo lavoro al suo posto; l’unica cosa che si può fare e che si deve fare è diffondere una corretta informazione, cosa che all’interno del sistema, non viene certamente mai fatta.

E se, come da definizione accademica, la liberazione avviene “Quando non vi sia una determinazione[…]”, abbiamo anche fare con un’opportunità, oggi davvero reale, che è quella dell’auto-determinazione.

Siamo finalmente liberi!

Se parliamo di liberazione, non possiamo parlare di ciò che a oggi, può fare in modo che questa sia praticata sotto tutti i punti di vista, quindi sia a livello mentale, che conseguentemente quello fisico.

Grazie alla procedura One People Public Trust, meglio conosciuta come OPPT1776, che consiste in una serie di depositi di documenti legali:

1 – presso l’UCC (Uniform Commercial Code), ovvero l’organo giuridico che regola le transazioni commerciali negli Stati Uniti e le cui leggi sono internazionalmente adottate;

2 – presso la SEC. di Washington (Security and Exchange Commission), ovvero l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza sulla borsa valori e presso cui sono registrati tutti gli stati del mondo come aziende quotate in borsa;

tutti i governi Corporation, le banche e tutto il sistema giuridico sono stati annullati, dismessi e pignorati.

E quindi possibile, seguendo la procedura OPPT1776, auto determinarsi, ovvero liberarsi dalla giurisdizione del vecchio sistema e contribuire alla formazione di quella che sarà la nuova Governance, che sostituirà quella vecchia.

Ciò significa ritrovare la propria vera identità e potere personale, acquisire la responsabilità coscienziosa di sé stessi, la capacità di auto guidarsi in tutto ciò che riguarda le vicende della vita e la sua quotidianità.

Quindi non avere più la indotta necessità che qualcuno lo faccia al posto nostro e prendersi cura degli altri, non dover sottostare a nessuna legge che non sia il diritto naturale e avere la legittimità, di poter fare tutto questo legalmente.

Per saperne di più e attuare la procedura OPPT1776, quindi auto determinarsi è sufficiente visitare il sito internet https://www.noièiosono.com.

Leggete tutto ciò che vi è contenuto, per venire a conoscenza nei dettagli di ciò che è successo, di cosa è One People Public Trust e di come abbia dismesso il vecchio sistema e generato legalmente la possibilità di potersi auto determinare e creare una nuova Governance.

Nella parte riservata ai documenti da inviare, troverete tutto ciò che è necessario per sancire la vostra auto determinazione, ovvero tutti i moduli pre-strutturati, da compilare con i vostri dati e le istruzioni per l’invio delle PEC, con tutti gli indirizzi dei destinatari e gli allegati previsti.

Se non avete un indirizzo email PEC, registratelo subito, sarà il primo passo verso la vostra liberazione.

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